“C’è qualcosa di delizioso sulla scrittura di quelle prime parole di una storia.
Non si può mai dire con precisione dove ti porterà. La mia mi ha portato qui, dove appartengo.”
BEATRIX POTTER (Renée Zellweger)
Su di me
L’interesse dell’altro – e per l’altro – è uno dei miei principali stimoli alla scrittura. Ho sviluppato e perfezionato questa passione in quanto allieva di Pordenonescrive, scuola di scrittura creativa legata al festival letterario Pordenonelegge. Miei Maestri dello scrivere sono stati Alberto Garlini e Gian Mario Villalta. Fondamentali le lezioni con Marco Missiroli, Michela Murgia, Marcello Fois, Marco Balzano, Rosella Postorino. Ho sempre pensato alla narrazione, al raccontare e al raccontarsi, come a una necessità. Un bisogno antropologico che lega gli esseri umani e li mette in comunicazione. Attraverso la narrazione orale – sorprendente ma altrettanto fragile – ho ascoltato e raccolto storie di vita, memorie, ricordi del passato e del presente e, attraverso la scrittura, li ho trasformati in passione di vita ulteriore. I laboratori sull’autobiografia tenuti da Gabriella Musetti presso la Casa Internazionale delle Donne di Trieste, sono stati una vera risorsa formativa. Ho pubblicato diversi racconti all’interno di raccolte antologiche, molti di questi nascono da testimonianze dirette, biografie e storie autobiografiche che talvolta ho trasformato in memoir. Ho pubblicato il romanzo Di forte istinto (Montedit 2013) e successivamente Èco, s. femminile, plurale (Kappa Vu 2016) scritto con Mariaelena Porzio, una raccolta di racconti inframezzata da ampie considerazioni sulle ragioni dello scrivere. In Chiavi di riserva (Kappa Vu 2020) ho affrontato l’impresa non facile di raccontare la vita di mio padre nel tentativo di creare un legame tra individualità e collettività. Leggo molto e, come volontaria, promuovo la lettura in ambito carcerario.
Non solo scrittrice
Tutte le vite hanno una storia, ma poche vengono scritte
P.O. Enquist
Quante volte ci è capitato di ascoltare questa frase: “Ah, non basterebbe un libro se trovassi qualcuno in grado di scrivere la mia storia!” O ancora: “Mi piacerebbe che i miei nipoti conoscessero la storia delle loro origini, la storia dei nonni che poi è anche storia nella Storia”.
La memoria entra a far parte della nostra identità e il dono della propria storia a famigliari o amici è tutt’altro che una scelta narcisistica. L’idea che abbiamo di una biografia è che debba essere scritta solo per uomini o donne “importanti”. Se una persona cara ci viene a mancare, difficilmente pensiamo di scriverne una biografia: non è una persona “importante” (anche se era importante per noi). Il mondo brulica di storie. A ogni vita, anche la più normale e tranquilla, corrisponde una storia e raccoglierne la testimonianza, valorizzarla, averne cura attraverso la scrittura, è il mio mestiere.
“Dopo tutto, ognuno ha una vita di un certo tipo, ma come possa essere resa interessante, o significativa o divertente per gli altri, questo è un problema diverso. Una montagna di fatti non equivale a un briciolo di arte”. Hanif Kureishi
Con grande emozione, qualche tempo fa, ho raccolto la storia di Rita, una donna straordinaria. Rita è una vedova dell’amianto. La sua vicenda personale prende forma all’interno di una storia più triste: quella legata alle morti sul lavoro per l’utilizzo dell’amianto. È una storia amara che segna il vissuto di una donna tenace, una storia che si fonde con la Storia di un’intera collettività.
La scrittrice si “fa penna” e biografa di persone che hanno voluto vedere pubblicata per un’associazione, per una piccola comunità, per loro stessi la testimonianza della loro esperienza nel sociale, del loro vissuto di anni nel volontariato, del loro percorso di malattia, cura e rinascita. Storie che vengono raccolte in un libro dalla tiratura limitata: un stampa unica e personalizzata, anche con l’inserimento di fotografie. Non solo biografia dunque, ma segmenti di vita importanti, testimonianze di rilevanza sociale e psicologica la cui custodia all’interno di un libro entra a far parte di un patrimonio comune.
Non solo scrittrice
Presentazioni
Comunicare, far conoscere il libro, promuoverlo. Fare da tramite con autori e autrici all’interno di un dialogo che metta in risalto la figura di quest’ultimi e il significato attribuito alla loro opera letteraria. Coinvolgere il lettore sottolineando i passi più belli e coinvolgenti. Da relatrice amo approfondire le letture e trovare spunti per nuove riflessioni che intrattengano e coinvolgano il pubblico.